Il 4 ottobre 2019, a distanza di 62 anni dal lancio in orbita dello Sputnik, Godo’ pubblica il suo nuovo singolo. Omonimo del satellite, è un viaggio nello spazio sconfinato dei sogni e delle relazioni umane.

4 ottobre 1957, viene mandato in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik-1.  4 ottobre 2019, Godo’ pubblica il suo nuovo brano sulla scena musicale italiana, “Sputnik”.  Due lanci molto diversi tra loro, ma che hanno in comune una cosa: lo spazio. Da un lato, l’universo fisico obiettivo della missione, dall’altro lato un luogo indefinito e impalpabile come quello delle relazioni e dei sogni, in cui navigare è un po’ come andare, appunto, nello spazio. Rischioso, imprevedibile, incerto, ma forse proprio per questo meraviglioso. 

Una chitarra sottile fa da tappeto alla voce del nostro artista e alla malinconia di un rapporto ormai frantumato, del pensiero costantemente rivolto all’altra persona, dei dubbi ancora irrisolti. Poi batteria, percussioni, basso e tromba si intrecciano man mano alla chitarra e così anche i ricordi del protagonista. E infine, quasi inaspettatamente, uno slancio in avanti. “Lanciati che ci prendiamo l’universo”: un atto di coraggio non solo nella coppia, ma in generale nella vita e soprattutto in quella dei giovani. Lanciarsi, senza che le paure diventino un ostacolo per i propri sogni. Accettare il rischio e poi andare.

Un’aria limpida e lieve si respira ascoltando il nuovo singolo di Godo’. Una linea melodica semplicemente giusta per questo breve, piacevole viaggio nello spazio. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *