Alessio Lapice, attore napoletano da Gomorra a Il Primo Re. Un resoconto della carriera di un astro nascente del piccolo e grande schermo italiano.

Alessio Lapice, classe ’91 (28 anni) è di Castellammare di Stabia e già da qualche anno è un volto del piccolo e grande schermo italiano.

La carriera di attore per Lapice è nata quasi per caso. Lapice ha raccontato che, a 17 anni e ad un concerto di paese, seguì alcuni amici che facevano parte di una scuola teatrale. L’atmosfera che si respirava dietro le quinte gli piacque così tanto che l’idea della recitazione non lo abbandonò più. Dopo essersi diplomato, il giovane astro nascente del cinema campano, Alessio Lapice, si trasferisce a Roma, prosegue gli studi nella capitale presso l’Accademia del Duse International.

È il 2015 l’anno che consacra Lapice. L’attore, fin da subito, si inserisce in quel filone di film e fiction che descrivono la tragica realtà della camorra. Partecipa, nel 2015, alla fiction Sotto copertura (incentrata sul boss dei Casalesi), e alla seconda stagione di Gomorra – la serie. Dopo apparizioni in Don Matteo, Fuoco amico TF45 – Eroe per amore(con Raul Bova) e perfino in una serie russa di Valentina Vlasova, per Lapice arriva nel 2017 l’ascesa al grande schermo. È protagonista della commedia horror Tafanos. Recita, poi, accanto ad attori dal calibro di Luca Marinelli e Isabella Ragonese (Il padre d’Italia).

Continua il suo percorso nel film con Massimiliano Gallo, tratto dal romanzo di Amedeo Letizia e Paola Zanuttini, Nato a Casal di Principe. La storia è drammaticamente vera: il fratello minore del produttore e scrittore Amedeo Letizia fu rapito nel 1980, e non tornò mai più a casa. Diretto da Bruno Oliviero, la pellicola è stata presentata fuori concorso alla 74esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Questo è il primo film in cui Lapice emerge, ed è anche il primo grazie al quale l’attore di Castellammare di Stabia ha conosciuto la fama: nel 2017 Alessio riceve la prima candidatura come Miglior attore non protagonista per il Ciak d’oro, mentre l’intero cast riceve il Nastro d’argento della legalità.

Nel 2019 l’attore prende parte ad un progetto sensazionale, crudo e unico: Il Primo Re. Matteo Rovere, il regista del film, è un promettente e giovane regista romano che ha creduto in un progetto estremo ed ambizioso. Il film riguarda la fondazione di Roma, Alessandro Borghi è Remo e Alessio Lapice suo fratello Romolo. La pellicola è completamente in proto latino, e qui Lapice ha dimostrato una duttilità attoriale non indifferente.

Gli attori erano costretti letteralmente alla fame per sentire sulla pelle le condizioni durissime dei latini. Il cast ha dovuto anche imparare il proto latino, per rendere il film realistico. Paludi, fango, foreste, combattimenti con spade di ferro: Il Primo Re spiazza lo spettatore, mette in scena un passaggio interessante dall’essenzialità animalesca dell’uomo alla fondazione di Roma. Alessio riceve, pertanto, tre candidature per Il Primo Re: Ciak d’oro, Nastro d’Argento e Marettimo Italian Film Fest. Vince solo quest’ultimo premio.La carriera di Lapice non si ferma, e continua su RAI1, stavolta al fianco di Vanessa Scalera, nella fiction Imma Tataranni – Sostituto procuratore, tratta dai romanzi di Mariolina Venezia.

Il giovane attore, dalle interviste, lascia una sensazione di umiltà e di incredulità per il suo percorso. Ha raccontato, non senza una nota di soddisfazione, che due anni prima del 2018 aveva pagato il biglietto per la Mostra di Venezia, poiché interessato a vedere in anteprima The Young Pope (con Jude Law). Due anni dopo la proiezione di The Young Pope, Lapice è presente alla Mostra di Venezia, non più come spettatore, ma come parte di un film acclamato. Dichiaratosi disposto a fare di tutto per i ruoli, come dimagrire 20 chili e ingrassare all’improvviso, Lapice è stato inserito da Forbes Italia tra gli under 30 più influenti nel mondo dello spettacolo.

 

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