Il cantautore napoletano suonerà “Paesi Semplici”, nuovo album pubblicato a novembre 2022, all’UnderNeaTh di Napoli il 14 gennaio.
Il cantautore napoletano Andrea Cassese presenta dal vivo il suo terzo album “Paesi semplici” (Viceversa Records/Audioglobe), sabato 14 gennaio all’UnderNeaTh di Napoli, alle 19,30 (Via dell’Ecce Homo 14). Un live intenso che riporta, sia per la scelta degli strumenti utilizzati che per gli arrangiamenti, a quell’immenso patrimonio che è la musica folk e la canzone popolare italiana.
Ad accompagnare Andrea Cassese (voce e chitarra), saranno Francesco Di Cristofaro (fisarmonica, ance e bouzouki), Giacomo Pedicini (basso) e Antonio Esposito (batteria e percussioni) .
“Paesi semplici” è un lavoro che potrebbe considerarsi un concept album, essendo i dieci brani che lo compongono tutti incentrati sulla tematica comune del paesaggio e del paese nell’accezione più “pavesiana” del termine: un luogo a misura d’uomo dove il ritmo vitale non viene alterato dai grandi black-out a cui il mondo, sempre più speculativamente inurbato, sta andando incontro a causa di un’insostenibile crescita. Le campane, la luna, la campagna, la periferia, la banda, sono tutti elementi che, in ordini differenti o mescolati tra loro, costituiscono la trama dei dieci “quadri” proposti.
“Del resto – spiega Andrea Cassese – sono state la stessa pittura, prevalentemente novecentesca, ed in particolare quella di mio padre Francesco, unitamente alla letteratura (Pavese, al quale mi sono ispirato per il titolo dell’album, ma anche Pier Paolo Pasolini, Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Ignazio Silone) ad aver alimentato nel tempo la mia già personale inclinazione verso una semplicità. Così, canzoni come “Una Pausa”, “Beata la casa” o proprio “Paesi Semplici” hanno assunto un valore personale ancora più significativo dato il bisogno di comunicare l’esigenza di invertire la rotta rispetto alla insostenibilità del modello capitalistico in atto”.
Da qui le sonorità dell’album e la scelta degli strumenti utilizzati per gli arrangiamenti,che sono quelli tipici della della musica folk e della canzone popolare italiana.
I dieci brani di “Paesi Semplici”, concepiti quasi in maniera consequenziale, costituiscono il corpo di un lavoro discografico involontariamente coerente. La condivisione stessa di una determinata visione artistico-politica ha favorito, poi, la configurazione del gruppo di lavoro che ha portato alla realizzazione del disco, a partire dal direttore artistico Giacomo Pedicini, con punte di diamante come Giovanna Marini, Nino Buonocore, Rita Botto, Kaw Sissoko (Orchestra di Piazza Vittorio) e Brunella Selo.