Al Parco archeologico di Velia, sito del Polo museale della Campania dallo scorso anno, sono stati avviati i lavori del progetto ‘Velia, città delle acque
Al Parco archeologico di Velia, sito del Polo museale della Campania dallo scorso anno, sono stati avviati i lavori del progetto ‘Velia, città delle acque’, finanziato con i fondi PON “Cultura e Sviluppo” FESR 2014-2020; realizzazione Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino; Stazione appaltante Segretariato Regionale per la Campania del MIBAC.
L’obiettivo delle nuove attività di tutela e valorizzazione è il rafforzamento dell’attratività del Parco e il miglioramento della fruizione turistica e culturale; al termine di questi lavori, del valore di 1.900.000 euro, previsto all’inizio della stagione estiva, sarà possibile accedere a un’area della città antica di grande suggestione, caratterizzata dalla presenza di una fonte, da identificare forse con quella che diede il nome a Elea, e da complessi sistemi di canalizzazioni, a riprova delle capacità di water management degli antichi eleati, allora come oggi costretti a convivere con i rischi di dissesto idrogeologico che gravavano sull’intera area della città.
Tra gli interventi previsti sarà restaurata l’area delle Terme ellenistiche e della Fonte, oltre al diserbo dell’area dellaFonte Hyele, uno dei luoghi identitari del sito, con la riscoperta di strutture nascoste da decenni dalla rigogliosa vegetazione del Parco. Si potrà di nuovo ammirare uno dei pochi edifici termali di età ellenistica tra quelli conservati in Magna Grecia e in Sicilia. Sarà completata, inoltre, la sistemazione del percorso che conduce all’Acropoli con bordure di vegetazione coerenti con la storia del Parco.
Il prossimo lotto del progetto PON ‘Velia, città delle acque’, comprenderà gli interventi relativi al restauro delle Terme del Quartiere Meridionale, l’impianto di illuminazione e il potenziamento del sistema antincendio.
Polo museale della Campania, direttore Anna Imponente; Parco archeologico di Velia, direttore Giovanna Scarano; Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino, soprintendente Francesca Casule; Segretariato Regionale per la Campania del MIBAC, direttore Mariella Utili; responsabile del procedimento Valeria Ricolo, Segretariato regionale per la Campania; progettista e direttore dei lavori Rosalba De Feo, Parco archeologico di Pompei; direttore scientifico dell’intervento Maria Tommasa Granese, funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino; lavori realizzati da un’associazione temporanea di imprese di cui la I.CO.RES è mandataria.