Pubblicato il 29 Ottobre, il 45 Giri di Blindur offre un’esperienza intensa e figlia di un lavoro fatto di gran cura ed ispirazione.
Dopo l’interessante EP 3000remiX, Massimo De Vita e soci tornano al lavoro per la pubblicazione di un 45 giri, contenente due interessanti tracce. La prima, che dà il nome al prodotto stesso, Il punto di rottura, è una vecchia chicca dell’ultimo album di Blindur, A (pubblicato l’anno scorso e di cui vi parlammo in maniera entusiastica), rivisto per l’occasione tramite l’utilizzo di un sound più elettronico e meno scanzonato, dal tocco più intimistico e riflessivo, lì dove invece nella traccia originale c’era una malinconia sì imperante ma più istintiva, spontanea, meno razionalizzata di quanto non risulti in questa riproposizione.
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Il secondo brano, invece, è un riadattamento della meravigliosa Tu di Umberto Bindi, uno dei maggiori esponenti della cosiddetta Scuola Genovese del cantautorato italiano, che incluse la suddetta traccia nel suo primo LP, Umberto Bindi e le sue canzoni, risalente all’ormai lontano 1960. Blindur ha compiuto un lavoro splendido di reinterpretazione, con un pianoforte dal suono profondo, archi che danno tragicità all’atmosfera (Carla Grimaldi è una maestra dello strumento, in grado di regalare ogni genere di emozione a seconda delle esigenze artistiche che qualsivoglia brano possa richiedere), e una voce, quella di De Vita, la cui forza espressiva – ormai già chiara a me ed a tutti voi – si riconferma in ogni singolo verso ora cantato, ora quasi gridato drammaticamente lungo i quattro minuti di esecuzione.
Ecco che Tu viene così ammodernata, percepita sotto una luce nuova, ma non per questo meno intensa o potente di quanto non fosse il bagliore d’origine.
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Blindur, che orgogliosamente condivide col pubblico questo primo importante lavoro svolto dall’attuale formazione della band, dimostra come sempre di non perdere mai lo spirito, e soprattutto di avere sempre ben chiara in mente l’idea di una Musica che è toccasana per l’anima, rinvigorente per mente e corpo, gioia per le orecchie e pace per il cuore. Anche nei più piccoli lavori – ma che piccoli non sono mai – Blindur gioca sempre le carte giuste, in una combo perfetta tra tecnica ed emotività.
Un 45 giri di classe, che ancora ci porta a dire: In Blindur We Trust.