Suono inconfondibile, sensibilità spiccata, struttura del brano stratificata ma sempre ariosa, piena. ‘Movimento’ è il secondo singolo di Giovanni Amirante, e di seguito vi raccontiamo perché vale la pena dargli un’occhiata.

Pubblicato l’11 Dicembre, Movimento è il nuovo brano di Giovanni Amirante, che con Dieci Ettari c’aveva già fatto sciogliere, emozionare, appassionare.

Lo diciamo subito: Movimento è un secondo centro perfetto, un colpo da maestro ripetuto con la stessa tecnica – ben collaudata – e con le medesime mosse, ma perfezionato in ogni suo aspetto, in ogni suo passaggio.

Che si parli del versante lirico, caratterizzato da un testo delicato, maturo, ricco di spunti d’interpretazione e – non mi esimo dal dirlo – profondo, o che si tratti il fronte musicale, eretto su una struttura complessa data dalla somma di archi, tocchi di chitarra acustica, percussioni leggere – atte a colorare il tempo musicale, senza limitarsi a scandirlo – ed una voce, quella di Amirante, che esplode con dolcezza ed eleganza, e che gioca sulla sovrapposizione delle tracce, ma che risulta sempre (ed indiscutibilmente) avvolgente e genuinamente emozionante.

Giovanni Amirante e la sua Movimento colpiscono allo stomaco, e lasciano sgorgare qualche lacrima. Lo fanno non perché abbiano da soddisfare l’arrogante incarico di “emozionare ad ogni costo” preposto da chissà chi e con chissà quale pretesa; lo fanno perché ne sono, nella maniera più naturale possibile, in grado. Movimento emoziona perché è vera, a tal punto da essere quasi tangibile, come fosse il lenzuolo più soffice con cui coprirsi, o il foglio di carta macchiato dalle parole più belle che potessimo mai aspettarci di leggere.

Amirante ha colto tutto quanto c’era di buono in Dieci Ettari, ne ha stabilito uno stile, una tecnica, un modus operandi collaudato e funzionale. Ha preso tutto questo e s’è spinto oltre, migliorando tutto, evolvendo ogni fase, ogni passaggio, ogni suono. Rimasto coerente in tutto, dalle note al minutaggio, Amirante in questo suo secondo singolo ha scalato un gradino in più rispetto a prima, stabilendo un sempre più stretto rapporto con Dieci Ettari, il suo esordio, andando però oltre. Il risultato è una perfetta linea di continuità tra i due brani che li accomuna e pur ne scandisce le differenze e gli evidenti miglioramenti del secondo singolo, da poco arrivato, rispetto all’antecedente prima creazione del giovane artista campano. I due brani vi diranno sempre qualcosa l’uno dell’altro, ma la magia starà nel fatto che non risulteranno mai copia o trita riproposizione, bensì evoluzione naturale da uno step (Dieci Ettari) all’altro (Movimento).

Concludendo, lo dico con fermezza: dovreste davvero dare una chance a Giovanni Amirante ed alla sua musica, alle cose che vuole dirvi e alle emozioni che vuol farvi provare. Prestate un orecchio alle sue parole, e concedetegli un ascolto attento, partecipe. A prescindere dal vostro gusto, legittimo e insindacabile, saprete che ne sarà comunque valsa la pena, perché vale sempre la pena ascoltare chi vuol dirvi qualcosa con una tale delicatezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *