Ottanta opere di Joan Mirò tutelate dallo Stato portoghese giungono in mostra al PAN di Napoli. Dal 25 settembre 2019 ecco “Joan Miró. Il linguaggio dei segni”, un racconto sul mondo fantastico, onirico e creativo dell’artista spagnolo, uno dei maggior interpreti del surrealismo, scomparso nel 1983.

Un grande appuntamento in programma per la prossima stagione autunnale, un evento artistico di assoluto spessore. Cresce l’attesa per la città di Napoli, dove dal 25 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 andrà in scena l’esposizione dal titolo “Joan Miró. Il linguaggio dei segni”. Un’idea originale per narrare l’universo fantastico, onirico e creativo dell’artista spagnolo, che al PAN Palazzo delle Arti Napoli, sarà protagonista della rassegna assieme ai capolavori. L’esposizione vanterà ottanta tra quadri, disegni, sculture, collage e arazzi, tutte provenienti dalla sorprendente collezione di proprietà dello Stato portoghese e depositata alla Fondazione Serralves di Porto. Le opere in mostra ripercorrono il lungo arco della produzione artistica di Miró, dal 1927 al 1986, un racconto sull’evoluzione dello stile di questo singolare artista capace di convertire i molteplici oggetti che vanno a comporre le sue opere in segni visivi, divenendo precursore del linguaggio dell’arte del Ventesimo secolo.

Joan Mirò

L’esposizione è testimone, oltre del cursus honorum artistico di Joan Mirò, di un’altra vicenda. Quella di un capitale creativo recuperato integralmente, da quando nel 2014 lo Stato portoghese ha proibito la vendita della collezione, allora del Banco Português de Negoció, tutelando un bene di inestimabile valore.
Un patrimonio che poi tra il 2016 e il 2017  è stato presentato in anteprima assoluta e per la prima volta al Museo Serralves di Porto, all’interno di un’esposizione che ha stimato circa 300.000 visitatori.

Un profondo viaggio nella materialità che trascende i vincoli della tela e del colore servendosi di ogni supporto materiale essenziale per plasmare quella straordinaria evasione poetica che contraddistingue l’opera di Joan Miró. La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e organizzata dalla Fondazione Serralves di Porto con C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, si promette come il più importante evento culturale della stagione autunnale napoletana. Ed è a cura di Robert Lubar Messeri, professore di storia dell’arte all’Institute of Fine Arts della New York University, e sotto la guida di Francesca Villanti, direttore scientifico C.O.R.

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