“Acoustic session in the wood” di Antonio Pignatiello. Esce oggi il video “Bianco Già”
L’ “Acoustic session in the wood”, il nuovo progetto del cantautore irpino Antonio Pignatiello, è arrivato al suo secondo appuntamento. Si tratta dell’uscita di tre brani live, completamente acustici, accompagnati da altrettanti video girati da Fabrizio Pizzulo nella riserva naturale Contrafforte Pliocenico di Sasso Marconi (Bologna).
Dopo “Si sta facendo tardi”, esce oggi BIANCO GIA’, brano tratto dal recente album “Se Ci Credi” (Goodfellas/Believe), il terzo disco d’inediti di Antonio Pignatiello. Le canzoni e i clip escono a quindici giorni di distanza l’uno dall’altro e sarà possibile trovarli in tutti gli store digitali e su YouTube.
«E’ importante – sottolinea il cantautore – in tempi in cui l’emergenza climatica non può più essere ignorata, riscoprire il rapporto con la natura e imparare a rispettarla.
I tre video di questa “Acoustic session in the wood” sono stati realizzati in bianco e nero per mettere in risalto quest’assenza di bianco in cui si è solito rispecchiare il fantasma dell’Inverno…questa stagione bianca di cui percepiamo mancanza.
Mi manca la neve, tanto. Mi manca quel tempo immobile, immoto, quel tempo che ci dona uno sguardo diverso, forse nuovo, con cui guardare la vita: gli occhi si riempiono di un bianco infinito che trasforma e modifica il paesaggio…
Nell’attesa ci restano i rami degli alberi che creano ombre e storie che bruciano nell’aria, mentre i suoni si modificano anche loro con il passare delle stagioni…».
Se ci credi è un concept album e racconta il sogno di una generazione precaria, quella degli anni ’80: la crisi dei rapporti, la fuga dei cervelli, lo scricchiolare dei valori morali; un viaggio attraverso dieci canzoni, dieci vite, dieci immagini che si intrecciano su un sentiero di precarietà e insicurezza ma sempre in cerca di una vita migliore e di una “promised land”. Un viaggio nel profondo per provare a raccontare la complessità della vita “Con parole semplici”, per usare le parole di Bukowski.
Diretto e prodotto da Taketo Gohara (sound designer che ha firmato lavori di Vinicio Capossela, Brunori Sas, Marta sui Tubi, Negramaro, Motta, Ministri, Verdena, Mauro Pagani e di tanti altri), l’album si compone di dieci brani. Un disco di grande intensità fatto con pochi strumenti e qualche colore, come quelli della fisarmonica di Roberto Manuzzi, grande jazzista per anni al fianco di Francesco Guccini. Il sound di Pignatiello attinge dal rock americano e riporta ad artisti di riferimento come Bruce Springsteen e Tom Waits.