A due non vedenti il Premio ALSOB. La disabilità che diventa forza in quattro storie di successo per il Premio ALSOB ai laureati eccellenti del Suor Orsola
“Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità”. Giovanni Guzzo, ‘ultimo Mohicano’ dell’Istituto per non vedenti “Domenico Martuscelli” di Napoli prima del commissariamento ed oggi funzionario alla Consob, cita una delle storiche massime della saga di Harry Potter per spiegare come la ‘disabilità’ non sia necessariamente una penalizzazione ma possa anzi diventare una spinta ad una vita più coraggiosa. L’occasione è il tradizionale appuntamento di fine anno con il Premio “Laureati Eccellenti ALSOB”, ideato e organizzato dall’Associazione dei Laureati dell’Università Suor Orsola Benincasa presieduta da Lucilla Gatt, direttore del Research Centre of European Private Law dell’Ateneo napoletano.
La storia di Giovanni mette i brividi ai tanti studenti e docenti presenti. Natali calabresi di San Giovanni in Fiore, a 7 anni Giovanni viene a studiare a Napoli al “Martuscelli”, quello che un tempo era uno degli istituti di formazione per non vedenti più importanti e frequentati d’Italia. Studi universitari al Suor Orsola in lingue e letterature straniere e poi un concorso vinto alla Consob. Ma Napoli gli è così entrata nel sangue che invece di trasferirsi a Roma Giovanni si sveglia tutte le mattine all’alba da tre anni per andare a Roma. E lo fa da solo. Con il suo bastone tra mezzi pubblici non sempre puntuali e strade spesso dissestate. Un grande esempio e non è il solo tra i “Magnifici Sette” vincitori dell’undicesima edizione del Premio ALSOB perché, come spiega Lucilla Gatt, “è assolutamente un caso che quest’anno vi siano quattro studenti disabili tra i sette vincitori del premio perché le nostre scelte avvengono esclusivamente in base al merito”. Ma non è per nulla un caso evidenzia la Gatt “che vi siano molti giovani con qualche disabilità che, come sottolineato dallo stesso Giovanni Guzzo, abbiano saputo raggiungere posizioni professionali di alto livello proprio trasformando in stimoli ed energia quegli handicap che per altri sarebbero ostacoli insormontabili“.
È il caso di Stefano Ciccarelli sordocieco dalla nascita, oggi brillante giurista esperto di diritto musulmano e cuore pulsante delle attività campane della Lega del Filo d’oro. L’udito Luigi Izzo lo ha perso a 3 anni a causa di una grave forma di morbillo ma il difetto fisico non ne ha mai frenato la rapidissima carriera accademica con una laurea magistrale in Giurisprudenza conseguita a 23 anni e il concorso per l’accesso alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali superato al primo colpo.
Esemplare è anche la storia di Enrico dell’Aquila, una vita in carrozzina da quasi 20 anni per una grave distrofia muscolare che non ne ha arrestato la ‘corsa’ verso una carriera internazionale per l’alta formazione nel settore della formazione e della gestione delle risorse umane. Oggi vive a Tenerife dove è Ambasciatore Alsob Erasmus ed è lui ad aiutare gli studenti del Suor Orsola che si trasferiscono in Spagna per nuove esperienze di studio e/o di lavoro.
Quattro storie di successo oltre le barriere che vengono da una Università che da anni investe fortemente nel SAAD, il Servizio di Ateneo per le attività degli studenti con disabilità. Quattro premi al merito (insieme a quelli a Edoardo Esposito, Livia Aulino ed Antonio Strino), festeggiati in musica dalla straordinaria voce di Serena Squamo, che sono stati il preludio dell’annuncio di tutte le novità di ALSOB per il 2020 illustrate dal suo responsabile amministrativo, Gina Carannante, insieme con il Pro Rettore Mariavaleria del Tufo.
Tra le novità più interessanti il potenziamento della rete degli Ambassador ALSOB per rafforzare la vocazione all’internazionalizzazione degli studi di un Ateneo che vanta oltre cento partenariati con Università di tutto il mondo (dagli Stati Uniti alla Cina) e la nascita dello sportello “Tutela legale della famiglia e dei minori” che sarà gratuitamente a disposizione di tutti i laureati ALSOB grazie al lavoro dei migliori allievi del Master in Diritto di famiglia e dei minori, una delle numerose eccellenze dell’alta formazione post laurea dell’Università Suor Orsola Benincasa.