Madre Factory 2020: grande successo per il programma di inclusione della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Da mercoledì 1 a sabato 4 luglio. Domenica 5 luglio possibilità di iscrizione per la singola giornata.
Sono già tantissimi i bambini che, con le loro famiglie, hanno partecipato alle prime due settimane di attività gratuite di Madre Factory 2020, il programma della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee dedicato all’inclusione. Un successo tale da registrare fino ad ora il tutto esaurito per i primi due cicli, in cui i piccoli partecipanti hanno vissuto il museo imparando, tra l’altro, a creare dispositivi homemade di social distancing, a impastare la pizza, a scattare fotografie e realizzare la propria camera oscura. Il tutto accompagnato dalle favole di Gianni Rodari, a cui Madre Factory 2020 è dedicata, che hanno ispirato le produzioni teatrali originali che vanno in scena ogni settimana.
Arte, ambiente, ecologia, spettacoli e nuove scoperte: da mercoledì 1 a sabato 4 luglio il terzo ciclo di Madre Factory 2020. Una settimana dedicata alla conoscenza, con laboratori realizzati in collaborazione con Le Nuvole divisi due turni giornalieri (dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00), che proseguirà anche domenica 5 luglio, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, per i bambini e le famiglie che vorranno iscriversi alle iniziative della singola giornata.
Per i bambini dai 4 ai 10 anni un laboratorio sul concetto di forma nella comunicazione del proprio io, della propria identità. Si partirà da “I prelibri” dell’artista Bruno Munari, e con colori, cartoncini, stoffe, materiali spugnosi, penne e pennarelli, i piccoli partecipanti potranno descrivere se stessi e il modo in cui vivono il mondo.
Da mercoledì 1 luglio, a partire dalla ricerca di Temitayo Ogunbiyi, artista che vive e lavora a Lagos che spesso trae ispirazione dal contesto naturale, dalle identità e dalle tradizioni locali, si terrà il workshop “Planting and plant love“. Per Madre Factory 2020 la Fondazione Donnaregina ha commissionato all’artista la creazione di un’installazione, uno spazio di gioco appositamente concepito per il museo, dal titolo “Giocherai nel quotidiano, correndo / You will play in the everyday, running” che sarà visitabile a partire dall’8 luglio. Con l’attività laboratoriale, attraverso i riferimenti alla botanica locale e al confronto tra le storie culinarie campane e nigeriane, l’opera verrà inserita nella “natura”, costruendo all’interno del cortile uno spazio verde in cui i ragazzi impareranno a prendersi cura di un giardino che diventerà patrimonio collettivo.
Focus sull’ambiente e sulla botanica con il laboratorio sperimentale “Le piante: osservati speciali“. Si partirà dall’analisi della struttura di una pianta e della funzione delle sue diverse componenti – radici, fusto, foglie – per proseguire con l’osservazione del fenomeno dell’osmosi, ovvero di come le radici delle piante riescano ad assorbire l’acqua, facendo ricorso solo ad una patata, un cucchiaio, del sale e una scodella. Ma le ricette della scienza non termineranno qui: con un esperimento speciale i partecipanti potranno scoprire come l’acqua assorbita dalle radici riesca ad arrivare alle foglie, realizzando un arcobaleno di colori catturato in una tavolozza fatta di bicchieri.
Sabato 4, alle ore 12.00 e alle ore 18.00, con replica domenica 5 luglio, alle ore 12.00, per i bambini iscritti alle attività e le loro famiglie tornerà in scena lo spettacolo “Le storie di Cipollino“, produzione originale realizzata da Casa del Contemporaneo appositamente per la Madre Factory 2020, liberamente ispirata a “Le avventure di Cipollino” di Gianni Rodari.