Teresa De Sio conclude con concerto strepitoso la XXIV Edizione di Ethnos Festival edizione 2019.

 

Domenica 29 settembre si è conclusa, prima con la consegna del Premio Ethnos all’artista poi con il concerto in Villa Vannucchi di San Giorgio a Cremano di Teresa De Sio, con un’Arena della Villa affollatissima in uno strepitoso sold out al punto che anche dopo l’inizio del concerto stesso tantissimi appassionati della sua musica sono stati, per motivi di spazio, autorizzati ad entrare nel parco della Villa ma non all’interno dell’Arena stessa per seguire comunque il concerto stesso anche se in una posizione lontana dal palco stesso.

Il concerto di domenica sera è stata la felice conclusione di un Festival che, seppure con finanziamento pubblico riconosciuto in misura ridotta rispetto a quanto richiesto, ha presentato, come ogni anno, artisti di grandissimo livello musicale che hanno portato la musica del mondo al pubblico che segue le edizioni di Ethnos in numero e con un entusiasmo sempre crescente e coinvolgente al punto tale che non solo i concerti serali sono stati sempre seguitissimi ma anche le varie iniziative culturali che hanno accompagnato i vari momenti del Festival stesso come visite guidate, stage di danze popolari come la pizzica e le danze del mondo sufi, degustazioni di vini importanti del territorio.

Il concerto è stata l’occasione per presentare al pubblico il nuovo lavoro di Teresa De Sio il nuovo disco “Puro Desiderio” pubblicato a maggio scorso. Accompagnata da sei straordinari musicisti e polistrumentisti, il concerto è stato un momento di intense emozioni e di carica adrenalinica ad alto livello. La scaletta ha previsto, oltre ai brani del nuovo disco, tutti i successi di sempre di Teresa: da Vogl’e turnà a Aumm Aumm, da Ario a Terra e nisciuno, da Rondine a Positano, oltre ad emozionanti omaggi alla poesia dell’amico Pino Daniele e Fabrizio De André.

Passionale e appassionata interprete dei colori e dei dolori dei canti del popolo, voce inconfondibile, la carriera di Teresa De Sio iniziò ufficialmente nel 1976 con i Musicanova ed Eugenio Bennato: tre furono i dischi frutto di questa collaborazione, tutti dedicati alle tradizioni sonore storiche del Meridione d’Italia. Nel 1982, quando l’artista aveva già intrapreso da due anni la sua carriera solista, arrivò l’album che portava il suo nome e che la consacrò come una delle cantautrici più valide e carismatiche del panorama musicale nazionale: Teresa De Sio superò le 500 mila copie vendute e Voglia ‘e turnà resta ancora oggi un pezzo amatissimo dal pubblico.

Negli anni ha prodotto diversi lavori discografici simbolo di una curiosità e di un desiderio di ricerca che sono da sempre cifra identitaria della De Sio: si è passato dalla rilettura dei classici della musica partenopea di Toledo e regina alla world music in chiave rock di Africana, nato in collaborazione con Brian Eno, per poi passare attraverso l’opera (Sindarella suite) e l’impegno sociale (La mappa del nuovo mondo) per poi arrivare alla comunione d’Arte con Fabrizio De André (Un libero cercare). Più di due milioni e mezzo di dischi venduti, però, non saziano la sete di sperimentazione dell’artista, che si è dedicata anche alla scrittura, pubblicando il suo primo romanzo, Metti il diavolo a ballare, nel 2009. A esso farà seguito, nel 2015, L’attentissima.

Tra note e pagine, Teresa rappresenta da più di quarant’anni una combattente (anche se ha contestato scherzosamente il termine di “brigantessa” in sede di conferimento del premio Ethnos) dall’anima rock e poetica insieme, capace di tradurre con la grinta di una donna che non si ferma mai storie meravigliose, conferendo loro una potenza musicale e un’intensa poesia di grande effetto.

Puro desiderio è un viaggio che a volte prende la forma di una passeggiata su un manto erboso (Sarebbe bellissimo, Sorridi, L’amore, l’attimo, il treno, Mia libertà), a volte quella di una corsa su un terreno sconnesso e irto di trappole (Certi angeli, In un soffio di vento), a volte di una sosta in spiaggia per far pace con un cielo troppo scuro (Il pane della domenica, Puro desiderio, Quante nuvole), a volte di un ballo liberatorio sotto la pioggia (Tot le chanzòn).

“Questo per me – ha detto De Sio – è un disco molto importante. Segna il passaggio in una nuova era della mia creatività. Probabilmente anche una nuova era della mia vita. Io che ho sempre raccontato le storie dei più, le storie degli altri, quelle che il presente e la grande Storia del nostro paese mi hanno insegnato a guardare, in questo disco ho aperto una nuova, per me inedita, riflessione su me stessa, sui sentimenti, su profondità dentro cui fino ad oggi non avevo voluto guardare. Sulla mia/nostra capacità di desiderare. Il desiderio muove tutto. Il Puro Desiderio è una forza motrice dell’anima, dell’amore, e di tutte le battaglie. Senza la forza del desiderio la vita va in stallo”.

 Applauditissima dal pubblico presente, lo ha ringraziato dedicandogli i tanti successi che hanno riempito la sua lunga carriera e gli applausi ricevuti hanno dimostrato che è un’Artista che ha ancora tantissimo da dare al suo pubblico in termini di emozioni e di musica da assaporare nota dopo nota.

Si conclude con un successo strepitoso anche la XXIV Edizione di Ethnos. Non ci resta che attendere l’edizione 2020 che, ne siamo sicuri, per celebrare i 25 anni della rassegna stessa sarà un’edizione strepitosa e che prevederà, come già anticipato dallo stesso Direttore Artistico nonché ideatore Gigi Di Luca, un concorso rivolto ai talenti under 35 come l’anno scorso ma con la novità che sarà dedicato non solo ai talenti della musica ma anche a quelli del cinema e di tutte le altre arti interpretative come segno della forza creativa che è importantissima per portare avanti l’Arte in tutte le sue forme ed espressioni.

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