Dialoghi di Comunità: immaginare insieme la città del futuro. Mercoledì 2 dicembre ore 17:00, incontro on line su piattaforma zoom.
Tornano i “Dialoghi di Comunità”, nell’ambito di AAA Accogliere Ad Arte, per ragionare insieme ad alcuni esperti su temi legati alla partecipazione attiva della cittadinanza
in processi di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio culturale.
Partecipano: Andrea Bartoli, Bianco-Valente, Gabriele Pasqui e Paola Piscitelli.
Tornano mercoledì 2 dicembre 2020, ore 17, i Dialoghi di Comunità con l’incontro in diretta on line Immaginare insieme la città del futuro a cui partecipano Andrea Bartoli, fondatore di Farm Cultural Park di Favara, gli artisti Bianco-Valente, Gabriele Pasqui, professore di Tecnica e pianificazione urbanistica del Politecnico di Milano, e Paola Piscitelli, ricercatrice in Urbanistica e politiche del territorio, introdotti da Francesca Amirante, Presidente di Progetto Museo, e moderati da Michelangelo Russo, Direttore del Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’incontro Immaginare insieme la città del futuro, aperto a tutta la cittadinanza, è promosso da Progetto Museo, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II e SuperOtium, con il contributo di Regione Campania e “Napoli Salerno Airports Gesac.
Fa parte del ciclo di incontri Dialoghi di Comunità, curati da Laura Fusca e Caterina De Vivo, che ogni anno mette a confronto le persone che partecipano all’iniziativa AAA Accogliere Ad Arte – tassisti, agenti di polizia municipale, dipendenti del trasporto pubblico, personale alberghiero, ristoratori, agenti del turismo, addetti al verde e personale di custodia coinvolti in un percorso di conoscenza e riappropriazione delle bellezze della città – con esperti, esponenti del mondo della cultura e protagonisti di esperienze di rigenerazione urbana sui temi della partecipazione attiva.
“In questo momento così delicato per la nostra città e per il mondo intero – spiega Francesca Amirante, Presidente di Progetto Museo e coordinatrice di AAA Accogliere Ad Arte- non abbiamo voluto interrompere il dialogo con i partecipanti al progetto, in nome anche del concetto di formare una comunità. Favorire l’incontro tra il patrimonio culturale e le categorie professionali che vivono quotidianamente la città e le sue difficoltà è l’obiettivo primario di Accogliere Ad Arte, ma vuole anche diventare un’opportunità per riflettere – e in questo momento storico più che mai – sul ruolo e sulla responsabilità individuale; la partecipazione attiva è uno strumento imprescindibile per pianificare piccole e grandi trasformazioni e questo Dialogo vuole essere un’opportunità per un confronto con esperienze virtuose, con metodologie da conoscere perché l’importante non è solo partecipare, ma partecipare in modo costruttivo riuscendo a condividere una visione”.
“I Dialoghi di Comunità sono momenti di partecipazione in cui affrontiamo temi cruciali per la città e per chi la vive nel quotidiano – scrivono Laura Fusca e Caterina De Vivo, curatrici dell’iniziativa – Sono pensati per le persone che partecipano all’iniziativa AAA Accogliere Ad Arte e sono aperti a tutti. Nell’incontro di quest’anno abbiamo chiesto ad alcuni architetti e urbanisti esperti di progettazione partecipata, ad artisti il cui lavoro si nutre del rapporto con i luoghi e a cittadini che hanno scelto di impegnarsi in prima persona per produrre un cambiamento di condividere con noi le loro esperienze, le loro competenze e le loro storie. La volontà è aprire una riflessione sul ruolo che ciascuno può avere nel costruire risposte collettive sull’abitare contemporaneo e nell’immaginare una città del domani inclusiva, coesa e attenta ai bisogni e ai desideri delle persone”.
Nel corso dei Dialoghi di Comunità. Immaginare insieme la città del futuro si cercherà di mettere a fuoco cosa significa rigenerare le città coinvolgendo le persone che le abitano, in che modo i cittadini possano partecipare attivamente, come riuscire a connettere volontà e competenze per rendere più umani gli spazi urbani, necessità sempre più urgente alla luce della recente crisi sanitaria, e come l’arte e la valorizzazione del patrimonio culturale possano essere parte di una rigenerazione.
Interverranno provando a dare delle risposte il professore Gabriele Pasqui, autore di numerose pubblicazioni, tra queste Urbanistica oggi. Piccolo lessico critico (Donzelli, 2017), La città, i saperi, le pratiche (Donzelli, 2018) e il recente Perché gli alberi non rispondono. Lo spazio urbano e i destini dell’abitare (Jaca Book 2020) scritto insieme al filosofo Carlo Sini; la ricercatrice Paola Piscitelli, che sta sviluppando una ricerca-azione sugli immaginari dei giovani in contesti urbani in rapida trasformazione con l’uso di metodologie partecipative audio-visuali, autrice del corto Radio Riders, prodotto nel 2020 dalla scuola Civica di Milano “Luchino visconti” e girato e montato con Fabio A. Corbellini e curatrice dell’Atlante delle città. Nove (ri)tratti urbani per un viaggio planetario (2020).
Porteranno il loro contributo anche gli artisti Bianco-Valente autori di numerose opere e installazioni, nate dalla relazione e dal dialogo con le persone e con le comunità che abitano i luoghi, come Il Mare non bagna Napoli (2015) al Museo Madre, Nuovi arrivi, nuove storie (2015) a Pontinia, Misuro il Tempo (2019) a Ischia e la recentissima Nessuno escluso e promotori del progetto A Cielo Aperto, che dal 2018 ha reso Latronico, un paesino a novecento metri sull’appennino lucano in provincia di Potenza, un museo diffuso in cui diverse opere permanenti dialogano con l’ambiente montano, anche grazie al coinvolgimento degli abitanti del luogo.
E ancora Andrea Bartoli, porterà l’esperienza di Farm Cultural Park, un progetto che ha trasformato il centro storico abbandonato di Favara, in provincia di Agrigento, in un attrattore culturale e turistico, luogo di arte, cultura e sperimentazione e piccola capitale di rigenerazione urbana. Qui nel 2010 sono stati acquisiti alcuni edifici abbandonati del centro storico e riconvertiti in luoghi espositivi di arte contemporanea, spazi d’incontro, cucine a vista per workshop e pranzi, cocktail bar, shop vintage e altro ancora. Un’iniziativa a cui ha partecipato attivamente anche la comunità dei cittadini per migliorare Favara e renderla sempre di più una città cosmopolita con un’ottima offerta abitativa, accogliente per giovani, studenti, creativi e stranieri e con tanti appuntamenti culturali durante tutto l’anno.
L’incontro si terrà sulla piattaforma zoom ed è aperto a tutti.
Per partecipare all’incontro è sufficiente inviare una mail a info@accogliereadarte.it, in modo da ricevere il link della diretta zoom.
AAA Accogliere Ad Arte è un progetto nato con l’obiettivo di creare una comunità dell’accoglienza diffusa e spontanea, pronta a dare indicazioni a turisti e visitatori desiderosi di conoscere l’immenso patrimonio di arte, ma anche il prezioso carico di umanità della città. Dal 2016 ha coinvolto oltre 1000 persone, appartenenti alle categorie professionali che per prime danno il benvenuto in città, (tassisti, agenti di polizia municipale, dipendenti del trasporto pubblico, personale alberghiero, ristoratori, agenti del turismo, addetti al verde e personale di custodia) in un percorso di incontro e conoscenza del patrimonio culturale della città.