Home > Eventi > “Procida. Il giardino segreto”, la mostra al Museo Frac
Al Museo Frac la mostra di Libero De Cunzo, “Procida. Il Giardino Segreto”. Sabato 6 Febbraio ore 18 si inaugura la rassegna in omaggio alla Capitale italiana della Cultura 2022
Sabato 6 febbraio dicembre alle ore 18:00, apre al pubblico, in modalità online sui canali digitali del Museo FRaC (Facebook https://www.facebook.com/FRaCBaronissi – Instagram @MuseoFRaC), la mostra PROCIDA. IL GIARDINO SEGRETO di Libero De Cunzo.
Procida ce l’ha fatta! L‘Isola di Arturo sarà Capitale italiana della Cultura per il 2022. Un grande augurio dalla città di Baronissi ai procidani, alla gente di mare, alle case colorate, al mare azzurro che tinge di smeraldo le insenature, alle isole del nostro magico arcipelago: è un grande traguardo per la Campania intera.
“La nomina di Procida a Capitale italiana della cultura per il 2022 – ha affermato Gianfranco Valiante Sindaco di Baronissi – ci riempie di gioia e ci spinge a condividere, passo dopo passo le tappe che ci porteranno a quella data. È un’occasione per l’intera nostra regione, perché diviene specchio di una rinascita dopo l’isolamento che da un anno viviamo. Ci siamo messi subito a lavoro, affidando al Museo-FRaC di strutturare il programma di iniziative che ci accompagnerà fino al 2022 e che prende l’avvio con questa mostra dedicata a Libero De Cunzo, eccezionale artista che da anni celebra Procida nella sua ricerca fotografica”.
In mostra De Cunzo propone 39 fotografie, realizzate tra il 2007 e il 2008 e pubblicate nel 2009: fotografie dedicate all’incanto dei giardini che modellano il territorio procidano, vestendolo di colori, dal giallo dei limoni alla gamma del verde che ritaglia spicchi di cielo e di mare. Un’isola incorniciata dall’azzurro del mare ma che, nel suo ventre nasconde la sua tipicità di isola della terra, dei campi, dei contadini.
“La fotografia di Libero De Cunzo – rileva Massimo Bignardi curatore della mostra nel catalogo online Gutenberg Edizioni – interpreta un modo di inquadrare la realtà rinunciando a qualsiasi sua conferma; anzi segue lo svolgersi nel tempo dei segni dell’urbano o del paesaggio-natura. Una ‘metodologia immaginativa’, in queste immagini tratte da una sequenza più lunga, che rilegge la sua amata isola di Procida, raccolte nel 2009 in un prezioso volume, ove un testo di Elisabetta Montaldo ci guida nel mistero dei fotogrammi, nel bianco delle zagare o delle ‘donne in camicia’, tra limoneti sospesi sul mare e giardini avvolti nel mito”.
Interverrà, con l’artista, Elisabetta Montaldo, scrittrice e scenografa che ha dedicato libri e saggi alla sua amata isola.
La fotografia o del vedere sensibile
Vedere per conoscere e riconoscere.
Vedere per sentire, toccare con mano e accarezzare con l’occhio.
Vedere per scoprire e verificare.
Vedere per scrivere e creare.
Vedere per ordinare.
Vedere per comunicare l’emozione di rivelare e conservare il tempo nella memoria.
Vedere dal profondo della coscienza.
Re-garder, guardare e conservare, per rinnovare e diffondere pratiche e conoscenze,
dal magico artificio chiamato fotografia.