Dialogo interculturale per costruire un percorso di pace. Biblioteca Nazionale, 21 novembre ore 16:00
da Comunicato Stampa
Le donne, costruttrici naturali di pace, sono chiamate a svolgere un ruolo sempre più incisivo sul piano dello sviluppo del dialogo interreligioso, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è occasione per promuovere percorsi di cambiamento culturale, sul piano dei costumi e del modo di vivere, riscoprendo gli elementi specificamente femminili delle nostre tradizioni religiose.
Il 21 novembre 2023 alle 16:00, alla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, con le rappresentanti delle comunità cattolica, ortodossa, valdese-metodista, luterana, ebraica, musulmana e dell’Esercito della Salvezza presenti sul territorio, si terrà il primo convegno su Le religioni attraverso le azioni delle donne. Dialogo interculturale per costruire un percorso di pace, interverrà l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.
Dopo le relazioni introduttive di Maria Iannotti, Direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, della filosofa Esther Basile, del teologo don Gennaro Matino, saranno presenti con interventi e testimonianze Layla M. Ammar (comunità musulmana), pastora Lidia Bruno (Esercito della Salvezza), Lucia Esposito (Comunità di sant’Egidio), Elisabetta Kalampoka Fimiani (Chiesa Ortodossa), Miriam Rebhun (Comunità Ebraica), pastora Kirsten Thiele (Chiesa Luterana), pastora Letizia Tomassone (Chiesa valdese-metodista). Modera l’incontro Adriana Valerio, delegata della Diocesi di Napoli. Le conclusioni sono affidate all’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.
Nel solco del dialogo interculturale e interreligioso che vede impegnate ogni giorno le donne , di diverse confessioni, religioni, tradizioni e culture, in tanti ambiti diversi della società, l’Arcidiocesi di Napoli e la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III intendono dare attuazione ad una progressione di confronti dialettici sul piano giuridico, storico, filosofico e religioso con l’obiettivo di superare le contrapposizioni e di eliminare ogni forma di discriminazione e ogni cultura della violenza. L’auspicio è la creazione di un Osservatorio permanente su diritti culture religioni per costruire un comune cammino di pace e condivisione, che crei un’occasione di scambio e di confronto interculturale continuo.
Come sottolinea Adriana Valerio, delegata della Diocesi di Napoli, l’incontro si inserisce in un percorso avviato dalla comunità ecclesiale di Napoli rivolto a dare una nuova centralità della donna nella Chiesa così come espresso dall’arcivescovo don Mimmo Battaglia nella sua Lettera Pastorale del 1 ottobre 2022, che si inserisce nel cammino sinodale voluto da Papa Francesco, e mette in luce il desiderio di valorizzare il laicato e, dunque, le donne, aprendo a cambiamenti e a nuove prospettive. « Una nuova attenzione alla donna e al suo ruolo – aggiunge la professoressa Valerio – da parte della Chiesa di Napoli aperta alla sperimentazione con l’intento di guardare alla donna come risorsa e come ricchezza: in quest’ottica si inserisce l’incontro col suo carattere pluralista, interreligioso e interculturale, aperto a tutta la comunità, ecclesiale e non, alle tante donne, credenti e non credenti, appartenenti ad altre chiese o ad altre religioni, accomunate sia da drammatiche questioni che riguardano la difesa dei diritti (nella famiglia e sul lavoro), la violenza sessuale e ogni forma di sopruso e discriminazione, sia dall’aspirazione a costruire una società più umana e rispettosa delle dignità delle persone, che restituisca alla donna un ruolo di maggiore incisività, finora non sempre riconosciuto».
L’incontro si svolge alla Biblioteca nazionale di Napoli, commenta la direttrice Maria Iannotti, come punto d’arrivo di un percorso avviato con la costituzione (1991) del Fondo Librario Soggettività Femminili.
«In questi ultimi anni – aggiunge Iannotti – ho dedicato particolare attenzione nel favorire attraverso convegni ed iniziative la cultura dell’incontro e della solidarietà, riscoprendo gli elementi specificamente femminili nel superamento delle divisioni e delle barriere sociali, culturali ed economiche. In un momento in cui la violenza assume sembianze più vaste, ingrandita dai venti di guerra interreligiosi, ciò si traduce nell’esigenza di avviare un dialogo di vita e di azione, un dialogo teologico pluralista ed inclusivo che riconosca il ruolo decisivo delle donne nel campo del dialogo interreligioso e nella costruzione della pace».