Stella Cilento è un affascinante borgo del Cilento che appartiene alla Comunità montana Alento-Monte Stella
Tra i borghi più caratteristici del Cilento compare Sessa Cilento, un comune della provincia Salerno, situato a 550 metri sul livello del mare anche se, in corrispondenza delle pendici del monte Stella, le quote altimetriche salgono bruscamente.
Il comune fa parte della Comunità montana Alento-Monte Stella e dell’Unione dei comuni Valle dell’Alento ed è costituito dalle frazioni di Casigliano, Castagneta, Felitto Piano, San Mango Cilento, Santa Lucia e Valle.
Le origini del toponimo risalgono al 1187 ed esso fa riferimento alla forma latino-classica “Suessa” che ha origini preromane e la funzione di appellativo.
Conosciuto anche come “Loco Sessa” e in seguito, nel 1200, come “Casale Sessa”, il borgo incluso nella baronia del Cilento, fu conferito nel 1276 a Ruggero Sanseverino, arcivescovo di Bari e di Salerno.
Il comune in seguito conobbe la signoria dei Capano, famiglia originaria di Rocca Cilento e principi di Pollica e infine passò alla famiglia Giordano.
Dal 1811 al 1860 il borgo ha fatto parte del circondario di Pollica e dal 1860 al 1927 divenne parte del mandamento di Pollica che apparteneva al Circondario di Vallo della Lucania.
Il paesino ha mantenuto molte delle sue antiche strutture come la Chiesa di S. Maria delle Valletelle del XIV secolo, la chiesa di S. Nicola del XV secolo, i palazzi gentilizi dei secoli XVII-XVIII, i mulini ad acqua e il Castello Coppola.
Il borgo inoltre è da sempre rinomato per la produzione di fichi secchi e il lavoro artigianale di oggetti intagliati in legno; ancora oggi le attività più praticate sono quelle rurali.
Infine Sessa Cilento è anche sede della Pinacoteca d’Arte Contemporanea Pietro Volpe che ospita il catalogo della donazione Volpe-Boschetti.
Si tratta di un percorso che mira a individuare le suggestioni della scena artistica della seconda metà del ‘900.
La struttura ospita circa 200 opere di artisti italiani e stranieri tra cui Emilio Greco, Tomaso Binga, Pompilio Mandelli, Edoardo Giordano, Galliano Mazzon, Cornelia Forste.